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La corretta preparazione dell’impianto di filtrazione è essenziale per garantire un’acqua pulita e cristallina durante tutta la stagione. Ecco i passaggi fondamentali per controllare e ottimizzare il sistema di filtrazione della tua piscina.
1. Controllo Visivo dell’Impianto
Prima di avviare il sistema, esegui un controllo generale su: Tubi e raccordi: verifica la presenza di crepe, perdite o segni di usura. Valvole e guarnizioni: assicurati che siano in buono stato e ben lubrificate per evitare perdite. Pompa di filtrazione: controlla che non vi siano ostruzioni e che il prefiltro sia pulito. Serbatoio della sabbia o alloggiamento cartuccia: verifica la presenza di crepe.
2.Pulizia e Manutenzione del Prefiltro della Pompa
Spegni l’impianto e apri il coperchio del prefiltro. Rimuovi eventuali detriti accumulati. Sciacqua bene il cestello con acqua corrente. Rimonta il tutto e verifica che il coperchio sia ben chiuso.
3. Controllo e Lubrificazione delle Guarnizioni
Le guarnizioni delle valvole e dei raccordi tendono a seccarsi nel tempo. Applicare un lubrificante specifico per piscine aiuta a mantenere la tenuta ed evita perdite.
4. Controllo della Valvola a Sei Vie(se presente)
Assicurati che funzioni correttamente in tutte le posizioni. Se senti resistenza o blocchi, potrebbe essere necessaria una pulizia o lubrificazione interna. Se senti scricchiolìo di sabbia quando la muovi, potrebbe essere risalita sabbia durante un controlavaggio mal eseguito: mettila nella posizione di “folle” cioè non inserita in nessuna tacca ma rialzata e sciacquala con un forte getto di acqua muovendola e scuotendola fino a non sentire più il rumore.
5. Verifica del Sistema di Scarico e degli Skimmer
Controlla che gli skimmer siano puliti e privi di ostruzioni e prepara le retine Preskim salvafiltro, saranno molto utili per bloccare lo sporco più fine. Assicurati che la valvola di scarico funzioni correttamente. Se hai una vasca di compenso, verifica il livello dell’acqua e la pulizia del comparto.
6. Acquisto/controllo disponibilità del materiale filtrante
❓la sabbia è un materiale naturale, se la sostituiamo una volta in più non produciamo inquinamento, anzi, se ben sciacquata può essere miscelata alla terra da giardino ed andrà a migliorare terreni troppo compatti o argillosi. Il suo costo è contenuto, quindi possiamo:
rigenerarla disinfettandola con Reva Filter: soprattutto se il serbatoio della tua pompa contiene molta sabbia può essere comodo non svuotarla! Questo prodotto agisce anche sulle incrostazioni di calcare
Riempi il circuito con acqua, apri le valvole degli skimmer e sulla piscina.
Metti la valvola in posizione controlavaggio e accendi la pompa eseguendo la procedura di primo avvio.
Controlla che non ci siano perdite nei raccordi o nelle valvole. Verifica la pressione del filtro e assicurati che rientri nei valori ottimali indicati dal produttore.
8. Controllo del Timer e dell’Automazione
Se utilizzi un sistema di automazione o un timer: Imposta il tempo di filtrazione giornaliera in base alle dimensioni della piscina (di solito 8-12 ore al giorno). Controlla che i timer e i sensori funzionino correttamente.
9. Controllo della sicurezza
Controlla se il sistema di sicurezza per bambini a gradini doppi è intatto e funzionante. Elimina oggetti che possano attirare i bambini in acqua, sedie o altri oggetti che potrebbero utilizzare per sporgersi oltre il bordo. Installa telecamere allarmate nella zona della piscina soprattutto se è in una zona del giardino poco visibile.
Seguendo questi passaggi, il tuo impianto di filtrazione sarà pronto per mantenere l’acqua della piscina pulita ed efficiente per tutta la stagione e la tua piscina un luogo sicuro e piacevole per fare il bagno! Se hai dubbi o necessiti di assistenza, contattaci per un supporto professionale!
Scegliere il filtro giusto per la propria piscina fuori terra non è un’operazione così scontata… Per prima cosa bisogna verificare che il filtro in dotazione alla piscina rispetti le normative in vigore. In queste normative sono contenute le caratteristiche tecniche che deve possedere un filtro per essere a norma (a prescindere dall’abbinamento ad una specifica piscina…); inoltre deve soddisfare requisiti minimi di portata in relazione al volume della piscina. QUI TROVI LE INDICAZIONI CHE DEBBONO ESSERE RIPORTATE SULLA CONFEZIONE / MANUALE DEL FILTRO PER ESSERE A NORMA:
Nonostante però il filtro sia a norma, il più delle volte ci ritroviamo, all’interno dei kit piscina piscina, gruppi filtranti di dimensioni (portata) insufficienti al tipo di piscina e/o molto spesso non capaci di aspirare lo sporco e quindi inadatti alla manutenzione della piscina! Questo succede perchè i produttori, pur di riuscire a proporre il kit piscina ad un prezzo sempre più basso, tendono ad abbinare alle piscine dei gruppi filtranti spesso inadeguati alle dimensioni della vasca. In altre parole, potresti trovare un kit piscina con una pompa-filtro o un gruppo filtrante a sabbia che “sulla carta” sono dimensionati in modo da essere “a norma”, ma poi nella pratica si rivelano INSUFFICIENTI a gestire la piscina! Ma quindi come fare per capire qual è il giusto filtro? Noi abbiamo provato la maggior parte dei tipi di filtri (a sabbia e a cartuccia) tra i modelli proposti dalla INTEX e dalla GRE ed abbiamo creato una tabella di abbinamento “CONSIGLIATO” per poter gestire la tua piscina senza i problemi ricorrenti dovuti al filtro carente… L’abbinamento FILTRO>>>PISCINA non è solo funzione della dimensione della vasca! Devi considerare, infatti, che a volte un filtro-pompa o un gruppo filtrante a sabbia potrebbe essere di portata adeguata per il volume della piscina, ma magari troppo “debole” per essere utilizzato, ad esempio, come sistema di aspirazione.. o per montare uno skimmer, o altri accessori (ad esempio il robottino…)…
L’ impianto di filtrazione è il cuore della manutenzione della piscina. È lo strumento fondamentale per garantire che l’acqua rimanga pulita, sicura e cristallina, proteggendo così la salute degli utenti e prolungando la vita della piscina stessa. Gioca un ruolo importante nella rimozione dei residui solidi più o meno fini e lavora in sinergia con il sistema di disinfezione trattenendo anche particelle molto piccole quali ad esempio le alghe morte, pollini, insetti.
Non contribuisce alla sanificazione dell’ acqua, quindi è sbagliato pensare che un’ impianto di filtrazione molto potente o sovradimensionato possa essere la garanzia di acqua pulita senza l’ utilizzo di prodotti chimici sanificanti.
Una scelta accurata dell’impianto non solo semplifica la manutenzione quotidiana, ma può anche tradursi in risparmi energetici ed economici a lungo termine, riducendo il consumo di prodotti chimici e il tempo speso nelle operazioni di pulizia.
Questo articolo si propone di fornire una guida alla scelta dell’ impianto tenendo conto del budget, dell’ utilizzo più o meno intensivo della piscina e del carico inquinante dato dall’ ambiente esterno. Può essere una guida per chi ancora deve acquistarlo o sta valutando di cambiarlo.
Troverai i link ai nostri videotutorial su questo tema, che trovi insieme ad altri sul nostro seguitissimo canale YouTube @castelflora.piscine.
Ti sei mai chiesto come alcune piscine riescano a mantenere un’acqua così limpida e invitante, anche dopo mesi e anni di utilizzo?
In realtà l’ acqua limpida ed invitante può anche essere dovuta ad un sovradosaggio dei prodotti chimici, quindi non è indice di una piscina ben gestita “tout court”.
Il nostro obiettivo per la nostra e la tua piscina è quello di avere un’ acqua sicura per i bagnanti (e quindi perfettamente sanificata) ma anche confortevole, quindi senza sovradosaggi, senza odori sgradevoli di cloro, che non brucia gli occhi o irrita la pelle, che anzi è sempre “in equilibrio” e non diventa verde per un semplice temporale. E l’ acqua, in queste condizioni, è anche molto bella da vedere, cristallina, invitante.
Questo obiettivo si raggiunge, come anticipato sopra, con un buon impianto di filtrazione abbinato ad una corretta gestione della disinfezione.
Qui ci occuperemo, appunto, dell’ impianto di filtrazione.
Quali tipi di impianti di filtrazione esistono?
Gli impianti di filtrazione per piscine si differenziano principalmente in base al tipo di mezzo utilizzato per trattenere le impurità. I filtri a sabbia impiegano sabbia specifica, offrendo un buon equilibrio tra efficienza e facilità di manutenzione; i filtri a cartuccia utilizzano cartucce in tessuto sintetico che garantiscono una filtrazione più fine e una maggiore qualità dell’acqua, sebbene richiedano sostituzioni periodiche; infine, i filtri a diatomea sfruttano la terra di diatomee per catturare particelle microscopiche, assicurando un’acqua cristallina, ma richiedendo una manutenzione più complessa e accurata.
Possiamo fare un confronto tra i due impianti più diffusi, il filtro a sabbia e il filtro a cartuccia:
maggior budget per acquisto
ricambio materiale filtrante annuale/biannuale
il lavaggio non richiede lo smontaggio del coperchio
il materiale filtrante si pulisce in modo semiautomatico
minor budget per acquisto
ricambio materiale filtrante settimanale
il lavaggio richiede lo smontaggio del coperchio
il materiale filtrante se sporco va buttato
Quale pompa scegliere?
Valuta il tuo budget, la velocità e praticità di manutenzione e il tempo di utilizzo della piscina. Se la piscina è piccola e la tieni montata solo 1-2 mesi puoi orientarti su un buon filtro a cartuccia (quelli con il motore a lato che sono più potenti) .
Se la piscina è grande (in particolare sopra i 12 metri cubi) consigliamo le pompe a sabbia. Se l’ utilizzo è intensivo e hai poco tempo per i controlavaggi, scegline una più grande che ha più capacità nel serbatoio di trattenere lo sporco. In ogni caso calcola che tutto il volume di acqua della piscina dovrebbe “girare” almeno 3 volte nell’ arco delle 24 ore.
❓Domanda frequente: si è rotto il motore, ma il resto dei componenti è integro: posso abbinare una pompa più potente?
No, la maggior forza del flusso non sarebbe efficace nel far rallentare lo sporco per essere catturato dalla sabbia. Quindi è sempre bene sostituirla con un altro motore di pari caratteristiche oppure affidarsi ad un professionista che saprà consigliarti per il meglio.
Un altro aspetto da non sottovalutare nella scelta della marca del gruppo filtrante è la sua diffusione: è una marca sconosciuta o proviene da un produttore storico? Nel secondo caso ricambi e guarnizioni saranno più facili da trovare!
Se hai domande o dubbi sul dimensionamento dell’ impianto della tua piscina chiamaci o whatsappaci è lo stesso numero 031942510 🙂
Perché è importante regolare il pH dell’ acqua della tua piscina?
Mantenere il pH dell’acqua della piscina nei livelli corretti non è solo una questione di comfort, ma anche di sicurezza e durata dell’impianto.
Un pH sbilanciato può causare irritazioni alla pelle e agli occhi, ridurre l’efficacia dei prodotti disinfettanti, creare incrostazioni e persino danneggiare le attrezzature della piscina.
In questo articolo scoprirai perché il pH è un parametro fondamentale, quali sono i valori ideali e come mantenerlo sempre sotto controllo per un’acqua limpida? e sicura?.
?♂️ Continua a leggere per tutti i consigli pratici!
Se il pH è troppo alto cosa succede❓
Scarsa azione disinfettante
A pH bassi il cloro si dissocia formando ione ipoclorito, una sostanza con un basso potere ossidante; pertanto, all’aumentare del pH, sarà necessario un quantitativo maggiore di cloro per uccidere la stessa quantità di microrganismi.
Acqua torbida ed incrostazioni:
Il calcio e altri minerali tendono a precipitare, formando incrostazioni sulle pareti, sugli skimmer e nei filtri.
L’acqua può diventare opaca e lattiginosa a causa dei depositi di calcio.
Malfunzionamento del sistema di filtraggio:
I residui di calcare possono intasare i filtri e le tubature, riducendo la circolazione dell’acqua e aumentando i costi di manutenzione.
Se il pH è troppo basso cosa succede❓
Corrosione di impianti e rivestimenti
Un’acqua troppo acida può corrodere metalli, tubature, scalette, scambiatori di calore e persino le fughe delle piastrelle.
Può danneggiare il liner della piscina e ridurre la durata delle superfici interne.
Riduzione dell’efficacia del cloro ?
Il cloro diventa instabile e perde parte della sua capacità disinfettante, aumentando il rischio di proliferazione di batteri e alghe.
Acqua torbida o poco bilanciata ?
Il pH basso può favorire la formazione di metalli disciolti (come ferro o rame), causando macchie e rendendo l’acqua meno limpida.
Irritazioni
L’acqua diventa più acida, causando irritazioni agli occhi, arrossamento della pelle e secchezza.
QUALI FATTORI LO POSSONO ALTERARE?
Generalmente la pioggia, avendo un pH di di circa 5.5-6.5, è leggermente acida e quindi tende ad abbassare il pH dell’ acqua della nostra piscina. Questa acidità naturale è dovuta alla presenza di anidride carbonica (CO₂) nell’atmosfera, che si dissolve nell’acqua formando acido carbonico (H₂CO₃).
L’ ingresso in acqua di persone sudate o bimbi piccoli che fanno la pipì in acqua, possono alzare notevolmente il pH dell’ acqua della piscina: quando l’urina viene rilasciata in una piscina, l’urea (contenuta anche nel sudore) si decompone lentamente in ammoniaca, che può far aumentare il pH dell’acqua, ridurre l’efficacia del cloro e contribuire alla formazione di clorammine (responsabili del classico odore di “cloro”).
COME FARE PER MISURARLO
Consigliamo il tester a pastiglie, preciso ed affidabile, lo trovi qui
compreso di 60 misurazioni (30 per il pH e 30 per il Cloro); quando si esauriscono potrai acquistare la ricarica di pastiglie senza riacquistare tutta la scatolina. Viene utilizzato anche per verificare il funzionamento dei tester elettronici e delle centraline automatiche, quindi è sempre bene averlo come dotazione della piscina. Sul lato destro ha anche la colonnina per rilevare il Cloro libero. Nel nostro videotutorial, se sei alle prime armi, potrai vedere come utilizzarlo.
Per evitare grosse oscillazioni di pH è importante tenere regolata anche l’alcalinità. Si misura con questo tester a strisce (che potrai utilizzare anche per pH, Cloro e stabilizzante perché è multifunzione) lo trovi qui
L’ alcalinità troppo alta contribuisce alla formazione del deposito di calcare giallognolo sulla linea d’ acqua, aumenta la corrosione e può opacizzare l’ acqua.
COME REGOLARLO:
Il valore corretto del pH è tra 7,2 e 7,6. Puoi usare i regolatori di pH in polvere (pH meno se devi abbassare un pH troppo alto, pH più se devi alzare un pH troppo basso)
oppure affidarti alle centraline di regolazione automatica, ti risparmieranno un sacco di tempo ed evitano errori di dosaggio, consumando una minima quantità di prodotto regolatore. Le trovi qui, completamente personalizzabili per il tuo impianto:
Misurare e regolare il pH regolarmente è quindi una buona abitudine che ti aiuterà a mantenere l’acqua sempre limpida e sicura per tutti i bagnanti!
Se vuoi ulteriori consigli o prodotti per la manutenzione della tua piscina, siamo a tua disposizione!
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